La Galaga o polvere del Laos

La Galaga appartiene alla famiglia delle Zinziberaceae  il suo nome botanico è Alpinia galanga.

Il nome latino Alpinia fu dato alla pianta da Linneo per commemorare Prospero Alpini , un botanico italiano che visse a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, che catalogò e descrisse numerose piante e fu il primo a comprendere la differenza sessuale tra le piante.  La parola galanga è una distorsione della parola araba Khalanjan  che a sua volta deriva dal termine cinese Liangtiang  (zenzero dolce). Santa  Ildegarda di Bingen, famosa per la sua conoscenza sulle erbe e le spezie, chiamava la galanga “ la spezia della vita” e la usava in molte delle sue preparazioni erboristiche per guarire numerosi mali: dal mal di cuore e il mal di stomaco alla sordità.

fiore di galanga
Fiore di galaga

E’ una pianta erbacea  perenne della stessa famiglia dello zenzero e del cardamomo presente principalmente in Indonesia e Tailandia. La pianta presenta delle foglie grandi lanceolate, fiori bianchi e frutti rossi. Raggiunge i 2 metri di altezza e il suo rizoma  è marroncino chiaro sia all’interno che all’esterno. La parte  più utilizzata è la radice, dall’aspetto rizomatose con delle scanalature circolari ,questa radice è usata principalmente in Asia (Tailandia e Indonesia) e Medio Oriente  per aromatizzare pesci, zuppe, pollo, carne rossa e verdure. All’aspetto simile allo zenzero, al palato ha aroma,anche qui, simile allo zenzero, più pungente, ma con alcune tonalità fruttate e di vaniglia. Ha la proprietà di “coprire” odori più forti e viene usata insieme a aglio, zenzero, peperoncino e tamarindo. Entra nella composizione del curry. In molte preparazioni può essere sostituita  dallo zenzero.  Come Radice è quasi sconosciuta  in tutto l’occidente.

galanga radice Polvere di laos
Polvere, essiccata e radice fresca di Galanga

In vendita è facilmente reperibile la radice fresca, ma si può anche trovare la radice essiccata in polvere chiamata “polvere del Laos”.

Per l’uso è consigliato pelarla, tagliarla in piccoli pezzi e schiacciarla per far sprigionare l’aroma. Una fetta di radice equivale a mezzo cucchiaio di polvere. Si accosta bene con zenzero e lemon grass o pepe bianco. I Turchi la usano per le preparazioni di alcuni Tè, i Russi per la preparazione di alcuni aceti e liquori e gli arabi per stimolare i cavalli nelle attività di lavoro. Inoltre ha proprietà antipiretiche, digestive, contrasta il diabete e dolori artritici

Inserisci un commento

Name
E-mail

diciassette − tre =

Commento

Iscriviti per ricevere in anteprima tutti i nuovi articoli!