Se dici Cava, dici Penedés
Affascinante nel suo stile. Se dici Cava, dici Penedés, una delle zone più note della Catalogna, dove si producono grandi spumanti metodo classico. A causa dell’importazione di prodotti dalla qualità quanto meno discutibile, il Cava si è fatto un’immagine nel nostro Paese che non rende giustizia alle sue potenzialità…
Il Cava è lo spumante metodo classico più famoso della Spagna, prodotto per il 98% nel medio Penedés, oltre a località minori situate nel nord del Paese. La sua storia è legata a Luis Justo y Villanueva, direttore dell’Istituto Agrario di Sant’Isidro, che per primo nel 1851 cominciò a produrre metodo classico, impiegando le stesse uve dello Champagne.
La vera fortuna del Cava giunse qualche anno dopo, nel 1872, quando Josep Raventòs cominciò una nuova produzione di spumanti metodo classico, utilizzando delle uve locali dalla spiccata acidità.
Il successo del nuovo spumante fu tale che soppiantò, in patria, la fama dello Champagne, diventando il primo spumante della corte spagnola.
Il medio Penedés è la zona più vocata per la produzione del Cava, grazie ai suoi terreni calcarei con fossili marini, argilla e sabbia che conferiscono buon drenaggio idrico. Il clima è mediterraneo sulla costa, con circa 2500 ore all’anno, e semicontinentale all’interno, con temperature medie che vanno dai 14°C ai 30°C durante l’estate.
I vitigni impiegati sono allevati principalmente a controspalliera e ad alberello su una superficie complessiva di 31.765 ettari. Il Macabéo o Viura è il vitigno più coltivato (11mila ettari), a cui fanno seguito lo Xarel-lo (7.769 ettari) e la Parellada (7.086 ettari). Grappolo con buccia sottile, sensibile alla Botrytis e alle gelate primaverili, il Macabéo è contraddistinto da una buona acidità che lo predispone all’invecchiamento.
I profumi che potenzialmente può esprimere sono delicati, fruttati e floreali, con aromi di miele e ritorni di fiore di mandolo. Grappolo con buccia a cipolla e oro antico, la Parellada matura a settembre e viene vendemmiata per ultima. Questo vitigno sensibile alle malattie, è piuttosto difficile da coltivare tanto che, sempre più viticoltori, ne stanno abbandonando l’allevamento.
L’aroma è tendenzialmente delicato, con basso grado di acidità e poca struttura. Lo Xarel-lo, grappolo medio, poco sensibile alle malattie, è un vitigno che ha buona acidità conferendo agli spumanti, nerbo, struttura e persistenza. Oltre a questi vitigni è possibile utilizzare anche lo Chardonnay, il Subirat e Airene, oltre al Trepat e al Monastrell (Mourvedre in Francia) per i Cava rosati.
L’affinamento sulle fecce ha un minimo previsto di 9 mesi per i Cava base, 15 mesi per i Cava Reserva e 30 mesi per i Cava Gran Reserva. Attualmente le aziende produttrici di Cava sono 254 con una produzione complessiva che nel 2011 si è attestata a 239 milioni di bottiglie, di cui 152 milioni esportata prevalentemente verso la Germania, la Gran Bretagna e il Belgio.
L’Italia è al trentunesimo posto per numero di Cava importati nel 2011, con appena 290 mila bottiglie.