La borragine è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae che cresce in forma spontanea fino ai 1000 m s.l.m, e può raggiungere l’altezza di 60/70 cm.
E’ una pianta facilmente riconoscibile dalla presenza di abbondanti peli sulla superficie dello stelo, delle foglie e del fiore, i quali le conferiscono un aspetto unico.
Perciò, da questo carattere deriva il nome della pianta in
quanto il termine latino ‘borra’ significa lana pelosa e ruvida e rimanda
chiaramente alla caratteristica distintiva di questa pianta.
Ha foglie ovali ellittiche, picciolate, che presentano una ruvida peluria,
verdi-scure raccolte a rosetta basale lunghe 10-15 cm e poi di minori dimensioni
sullo stelo, le foglie contengono potassio, calcio e sali minerali.
I fiori stellati, presentano cinque petali, di colore blu-viola, al centro sono
visibili le antere derivanti dall’unione dei 5 stami; sono sommitali, raccolti
in gruppo, penduli in piena fioritura e di breve durata, la pianta fiorisce in
primavera.
I frutti sono degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di
piccole dimensioni, che mediante premitura a freddo, viene estratto un olio
molto pregiato e ricco di virtù. Infatti, l’olio di borragine agisce come
potente rimineralizzante perché ricco di antiossidanti. Quindi, rinforza, cicatrizza e migliora la crescita
dei capelli e delle unghie. Idrata la pelle e ha un’azione anti età. Inoltre,
combatte le infezioni della pelle come varicella, verruche, psoriasi, herpes e
acne.
In uso interno, l’olio è un ottimo riequilibrante del
sistema ormonale femminile. Inoltre, la pianta ha alte concentrazioni di
vitamina A e di manganese, anch’essi antiossidanti. In più, l’abbondanza di
vitamine del gruppo B (soprattutto B1, B2, B3 e B5) contribuisce a mantenere
attivo il metabolismo mentre la B9 sostiene lo sviluppo del sistema nervoso. Questa
azione viene svolta grazie al ruolo degli omega 6 della serie dell’acido alfa
linoleico (ALA) e dell’acido gamma linolenico (GLA), con conseguente riduzione
del rischio di comparsa di malattie cardiocircolatorie.Ciò è dovuto alla
capacità degli omega 6 di incrementare la produzione endogena di prostaglandine
della serie 1 (PGE1), le quali agiscono sulle pareti dei vasi sanguigni con
un’azione vasodilatatrice ed antiaggregante piastrinica.
In cucina
I fiori possono essere usati per decorare le insalate e i
dolci ma bisogna aver cura di togliere i sepali (i “petali” di colore
verde alla base della corolla del fiore) perché non sono commestibili.
I giovani germogli vengono mangiati in insalata e le foglie più grandi possono
essere utilizzate per preparare frittate, per insaporire minestroni, zuppe e
preparare succulenti risotti.
Tutte le parti commestibili della pianta sono ricche di
alcaloidi pirrolizidinici la cui assunzione elevata può avere azione
epatotossica. Quindi, per questo motivo, si consiglia di consumare le foglie
della pianta dopo cottura e mai crude.