La senape bianca,da molti chiamata anche senape gialla per i suoi fiori giallo brillanti, è una pianta quasi abbandonata per dar spazio ad altre verdure.
A livello botanico è conosciuta come Brassica alba o Sinapis alba, la senape bianca si differenzia dalle altre senapi per il sapore meno pungente di foglie ed infiorescenze
La senape bianca è coltivata nell’Europa Centrale per i suoi semi utilizzati per la produzione di olio (28-30% del peso dei semi) o farina, che trova impiego (specie in Germania e Austria) nella preparazione di conserve di frutta e carni insaccate. L’olio è utilizzato nell’industria dei saponi e il panello viene usato per lo più come concime.
Come pianta è una crucifera annuale ,il fusto, semplice in basso e ramificato in alto, è alto da 30 a 60 cm, ma può raggiungere il metro nelle piante coltivate. Le foglie sono alterne, quelle inferiori hanno un picciolo più lungo. I fiori gialli sono riuniti in numerosi racemi addensati durante la fioritura e poi allungati a maturità.
Il frutto è una siliqua, portata da un lungo peduncolo, divisa in 2 parti, quella inferiore contiene i semi. La droga sono i semi che si raccolgono nel periodo compreso tra giugno e agosto. Più correttamente si raccolgono i rami che vengono fatti essiccare naturalmente all’ombra e che poi vengono battuti per separare i semi
La semina può essere fatta anche su terreni poco fertili pur raggiungendo dimensioni importanti, seminate in autunno non richiedono innaffiature
La senape è conosciuta per le sue proprietà digestive, carminative,
antiinfiammatorie e stimolanti.
In particolare si ricorda l’uso come antiinfiammatorio, in passato veniva
preparato un impasto formato da farina di semi e acqua (senapismi), il quale
veniva applicato localmente.
I cataplasmi venivano impiegati anche per il trattamento dei reumatismi. Con le parti verdi della pianta è possibile inoltre realizzare un decotto che può essere usato come vasodilatatore e aggiunto all’acqua per i pediluvi.
I semi di senape sono tra i più conosciuti, vengono impiegati tostati come ingrediente in vari prodotti da forno. I semi tritati possono essere utilizzati anche per la preparazione di frittate, minestroni e dolci.
Dai semi si ricava anche la nota salsa di senape dal caratteristico sapore piccante che viene utilizzata come condimento per carni e pesci.
In cucina la più ricetta tradizionale vede la senape lessata in acqua e poi ripassata in padella con olio, molto aglio e peperoncino a condire della pasta lunga, ma possono essere fatte anche delle ottime creme o frittate
Nell’Italia
meridionale la senape viene coltivata come erbaio in consociazione con segale,
orzo, avena, favetta, trifoglio incarnato, in semina autunno-vernina. Il
foraggio che si ottiene deve essere somministrato al bestiame con moderazione,
mescolato con altri.
La senape bianca è preferita a quella nera per le sue parti meno irritanti e
per la maggiore precocità.
Inoltre la coltivazione della senape è indicata per allentare il terreno, proteggerlo dall’erosione ,combattere i nematodi , usato da cover crop e bonifica i terreni inquinati.